Diffuso in tutta Europa con diversi nomi, il vin brulé (letteralmente vino bruciato) è la bevanda perfetta per riscaldare un freddo pomeriggio d’inverno. Il suo profumo speziato pervade le piazze e i mercatini durante tutto il periodo di Natale e grazie al suo basso tenore alcolico e al suo potere decongestionante e antisettico, è apprezzatissimo da tutti.
L’usanza di aromatizzare vino caldo con frutta e spezie è molto antica e risale all’epoca romana, anche se la ricetta che conosciamo oggi si è diffusa a partire dalle numerosissime ricette degli elisir a base di vino che venivano prodotti nei monasteri. Ne esistono versioni più o meno alcoliche, a seconda del tempo di bollitura o dell’eventuale bruciatura dell’alcol residuo con fiamma viva. Il risultato sarà comunque una bevanda che, grazie ai tannini del vino rosso, agli oli essenziali degli agrumi e alle spezie (chiodi di garofano), ha un dimostrato effetto contro i malanni stagionali.
Molto facile da preparare, potete aromatizzarlo a piacere e sorseggiarlo insieme ai panini dolci di Santa Lucia o a una fetta di strudel.
Ingredienti (per 6-8 persone)
1,5 l di vino rosso (barbera, dolcetto, valtellina) 150 g di zucchero la scorza di due arance la scorza di un limone la scorza di un mandarino 2 stecche di cannella 7 chiodi di garofano 5 bacche di ginepro un pizzico di noce moscata un pizzico di cannella in polvere
Procedimento
Porre tutti gli ingredienti in un pentolino e lasciare riposare 15 minuti.
Portare ad ebollizione a fuoco dolce e lasciare sobbollire per 2-3 minuti. Con un fiammifero lungo o uno spiedino di legno infiammare il vino ancora in ebollizione e attendere che si esaurisca la fiamma. Togliere dal fuoco e filtrare con un canovaccio. Servire bollente.