Capri. Un giorno di sole di piena estate. Il blu profondo del mare. Il girovagare sotto il sole ci porta, ovviamente alla Piazzetta, dove l’isola diventa quasi una macchina del tempo di un mondo che non c’è più.
Non si può dire che manchino i ristoranti. Supponiamo siano tutti cari e un po’ turistici e ci ricordiamo che avevamo letto qualcosa su internet… un giovane chef. Le vie sono tutte una maiolica di indicazioni e tra le tante ritrovo quel nome e, visto che non è lontano e abbiamo fame, ci andiamo.
Il ristorante Gennaro Amitrano è un po’ nascosto nei vicoli; così sembra di tornare alla Capri di oggi, dove la gente vive, lavora e dove si può trovare ancora un fruttivendolo e un panettiere. E’ presto, il ristorante è vuoto; saletta piccola e accogliente. L’ambiente è minimale, molto curato; il contesto del mare è accennato e mai invadente.
Il menù propone ingredienti mediterranei, ma con uno stile innovativo e ricercato.
Ordiniamo subito un primo, “risotto al pompelmo rosa e vongole” e “spaghetti aglio, olio e peperoncino con ricci di mare e cacao”. Chiedere un risotto è sempre una sfida.
Lo chef ci concede un’entrée con “polpo, cavolfiore, bieta e birra”; buona la concentrazione di sapori, in un piccolo piatto. La presentazione dei piatti è sobria e molto elegante.
Gli spaghetti hanno cottura perfetta; il gusto intenso dei ricci è arricchito dalle variazioni di sapore di aglio e cacao che ne equilibrano la sapidità.
Il risotto, Carnaroli di buona qualità, spinge intensamente sulle note acide del pompelmo, mantenendo un’ottima cremosità e mantecatura; il gusto più dolce e morbido delle vongole risulta vivo e non disperso.
Molto soddisfatti, chiediamo allo chef una proposta per i secondi.
Un’ottima scoperta il “rombo porri spinaci e tartufo nero”; indovinata anche la proposta dell’”insalata di baccalà” con delicati finocchi a vapore.
Pre-dessert “spuma di anguria e cannella”, fresco e delicato. Ottimi i dessert con “tartelletta al limone con caffè e pepe” e “ravioli di crème brulée alla vaniglia, fragole e cioccolato fondente”. In particolare il dolce tenue dei ravioli che sfuma nell’acidità fruttata delle fragole chiude il menù con freschezza.
Vini: Rosato “Grayasusi – Etichetta Rame” Ceraudo 2016
Il conto: 210 € (2 persone)
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